Oggi raccontiamo la storia di una tradizione.
La tradizione di un piatto tipico che la Pro Loco di Montelibretti custodisce da sempre.
Ad accompagnarci con la narrazione di questo racconto è Alberto Baio, Presidente della Pro Loco e degno custode di questa ricetta.
La pasta con i ficorilli come è nata? Quando è stata conosciuta?
Tutto ha inizio con i miei nonni.
Nonna Elisa gestiva una piccola trattoria a carattere familiare, una “fraschetta”, proprio qui a Montelibretti.
Le ricette dei piatti cucinati da mia nonna erano raccolte in un piccolo quaderno che il trascorrere del tempo stava consumando. Nonno Remo, convinto che io avessi una bella calligrafia, mi affidò l’incarico di trascriverle affinché non se ne perdesse traccia.
Una di quelle ricette attirò la mia attenzione più di altre. Una pasta fatta soltanto di acqua e farina, “le casarecce”, con un soffritto di aglio e guanciale, sfumato con del vino bianco e l’aggiunta di pomodoro fresco e “ficorilli”. Il tutto servito con del pecorino stagionato e peperoncino.
Ovviamente, ciò che rendeva unico questo piatto era l’ingrediente stagionale, i “ficorilli” (fichi acerbi raccolti tra aprile e maggio).
Era un piatto povero, ma fatto di cose genuine e ogni qualvolta ci mettevamo a tavola tutti insieme era un momento in cui potevamo fare una pausa dal resto della nostra vita e riunirci, io i miei genitori, i miei cugini e tutti gli appartenenti alla nostra numerosa famiglia. Lo stare insieme, il parlare, il relazionarsi con tutti gli altri ci faceva essere partecipi tutti insieme dei problemi e delle felicità di ognuno di noi. Insomma, eravamo felici con poco, anzi con niente…ma eravamo felici!