I ficorilli

Casarecce con i ficorilli

Ogni tradizione ha la sua storia

In alcuni casi, le storie possono essere più importanti dei fatti.

Il bisogno di raccontare le nostre storie è fondamentale come mangiare o dormire. La narrazione è il modo in cui diamo un senso alla nostra vita e in cui condividiamo questo significato con gli altri. Più condividiamo le nostre storie, più forte diventa il legame e, più vogliamo condividere le nostre storie.
Possono essere state tramandate per molte generazioni o possono aver subito dei cambiamenti nel corso del tempo. In ogni caso, la maggior parte di queste storie ha un certo grado di credibilità e tutte hanno un posto prezioso nel tessuto delle rispettive culture.

Oggi raccontiamo la storia di una tradizione.
La tradizione di un piatto tipico che la Pro Loco di Montelibretti custodisce da sempre.
Ad accompagnarci con la narrazione di questo racconto è Alberto Baio, Presidente della Pro Loco e degno custode di questa ricetta.

La pasta con i ficorilli come è nata? Quando è stata conosciuta?
Tutto ha inizio con i miei nonni.
Nonna Elisa gestiva una piccola trattoria a carattere familiare, una “fraschetta”, proprio qui a Montelibretti.
Le ricette dei piatti cucinati da mia nonna erano raccolte in un piccolo quaderno che il trascorrere del tempo stava consumando. Nonno Remo, convinto che io avessi una bella calligrafia, mi affidò l’incarico di trascriverle affinché non se ne perdesse traccia.

Una di quelle ricette attirò la mia attenzione più di altre. Una pasta fatta soltanto di acqua e farina, “le casarecce”, con un soffritto di aglio e guanciale, sfumato con del vino bianco e l’aggiunta di pomodoro fresco e “ficorilli”. Il tutto servito con del pecorino stagionato e peperoncino.
Ovviamente, ciò che rendeva unico questo piatto era l’ingrediente stagionale, i “ficorilli” (fichi acerbi raccolti tra aprile e maggio).

Era un piatto povero, ma fatto di cose genuine e ogni qualvolta ci mettevamo a tavola tutti insieme era un momento in cui potevamo fare una pausa dal resto della nostra vita e riunirci, io i miei genitori, i miei cugini e tutti gli appartenenti alla nostra numerosa famiglia. Lo stare insieme, il parlare, il relazionarsi con tutti gli altri ci faceva essere partecipi tutti insieme dei problemi e delle felicità di ognuno di noi. Insomma, eravamo felici con poco, anzi con niente…ma eravamo felici!

Sono convinto che la pasta con i ficorilli abbia un valore storico ed umano che va oltre il suo gusto particolare e la genuinità dei suoi semplici ingredienti.
Per questo io personalmente, da quando sono all’interno della Pro Loco, l’ho voluta ripresentare per farla conoscere ai turisti durante le nostre manifestazioni e per tornare indietro nel tempo.
Siamo orgogliosi di essere l’unica Pro Loco in Italia a presentare questo piatto.

Ovviamente, la ricetta originale è stata un po’ rivista per far sì che le nostre cuoche possano servirla e preparala in modo veloce e in maniera più “moderna”. La rivisitazione di questo primo piatto è stata studiata da tutto il nostro staff e la vede così preparata:
ficorilli (fichi acerbi raccolti tra aprile e maggio), salciccia montelibrettese aromatizzata con pitarta (coriandolo o pitartina), pecorino stagionato, peperoncino.
Si soffrigge in olio extravergine la salsiccia, sfumandola con del vino bianco, in un’altra pentola si soffriggono i ficorilli tagliati a metà a seconda della loro grandezza, e anch’essi sfumati con del vino.
A cottura ultimata le due salse si uniscono e si mantecano con pasta fatta di acqua e farina (strozzapreti, casarecce o simili) aggiungendo del pecorino stagionato e peperoncino.
Verrà servita ben calda.

Anche se questa non è una storia che si trova nei libri di autori famosi o nei film, c’è una cosa che distingue questa tradizione dalle altre. È il modo in cui viene condivisa e preparata ogni anno dalle nostre cuoche, come se fosse un rito sacro.

CF: 94002120585
Iscritta presso Reg. Imprese Tivoli
Serie 3 N° iscirizione 989

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